Arancio selvatico, erba medicinale
L’arancio selvatico o arancio amaro o melangolo è un albero originario dell’India e della Cina, in Italia è diffuso su tutto il litorale Mediterraneo. Si utilizzano per le proprietà curative, i boccioli, le foglie, la buccia e la polpa dei frutti.

Proprietà medicinali dell’arancio selvatico
uso interno:
sia la polpa che i fiori e le foglie hanno effetti calmanti sulle persone nervose e sono consigliati nei casi di crampi allo stomaco palpitazioni, aiutano nella digestione e negli stati febbrili.
Tisane: ( in abbinamento con altre erbe medicinali )
- come antidepressivo: 2 pizzichi di foglie o fiori di arancio, 1 pizzico di tiglio, 1 pizzico di rosmarino, lasciati in infusione 4 minuti in una tazza di acqua bollente.
- come digestivo: 1 pizzico di fiori di arancio, 2 pizzichi di anice, 1 di maggiorana, lasciati in infusione per 2 minuti in una tazza di acqua bollente.
- nei casi di tosse bronchiale: 1 pizzico di foglie o fiori di arancio, 1 pizzico di timo, 1 di malva, 1 di tiglio, 1 di issopo, lasciati in infusione per 3 minuti in una tazza di acqua bollente.
uso esterno:
il decotto di fiori di arancio selvatico, preparato con foglie e fiori e aggiunto all’acqua del bagno, calma le crisi di nervi, anche forti.
Uso per la bellezza: l’infuso di boccioli è un ottimo calmante delle irritazioni della pelle, si prepara lasciando in infusione per 25-30 minuti, una manciata di boccioli in un litro di acqua calda già bollita. Si usa per vaporizzazioni sulla pelle, preferibilmente tiepide.
La polpa di arancio selvatico, applicata sul viso per 15-20 minuti rilassa i lineamenti, ammorbidisce la pelle e ritarda la comparsa delle rughe: applicare anche più di una volta, su viso collo e spalle e asportare con un tonico preparato con 5 pizzichi di fiori di arancio selvatico lasciati in infusione 15 minuti in un litro d’acqua.