1947 di Elisabeth Åsbrink – Recensione del libro

 1947, Elisabeth Åsbrink racconta la storia di un anno ricco di eventi le cui conseguenze ancora oggi viviamo:


recensione 1947, libro di Elisabeth Asbrink

 in quell’anno, dopo la fine della seconda guerra mondiale, si  firmarono i trattati di pace a Parigi, si avviò il processo di Norimberga, le Nazioni Unite presero importanti decisioni riguardo la Palestina, terminò ufficialmente il dominio britannico su India e Pakistan.

Sempre in quell’anno, migliaia di profughi ebrei si spostavano in massa attraverso l’Europa, alla ricerca di una nuova vita. I nazisti fuggivano verso la Svezia e il Sudamerica e per appoggiarli si attivava una rete internazionale, in Polonia, Ungheria, Romania, i comunisti salivano al potere. Tante erano le vittime in quel periodo. C’erano le lotte per l’indipendenza e avevano effetti devastanti.

1947 di Elisabeth Åsbrink

La storia è raccontata in tutti i suoi aspetti, con fatti collettivi e personali, con vicende importanti e meno importanti, accadute in diverse parti del mondo.

«Sto cercando di raccogliere l’anno 1947 in un tutt’uno frantumato» (1947  Elisabeth Åsbrink)

Dentro la storia, troviamo infatti, frammenti di storie personali sia di gente sconosciuta che di personaggi celebri. Troviamo Christian Dior con il suo new look, Micheail Kalašnikov, inventore del fucile automatico, Hasan al-Banna, fondatore dei Fratelli musulmani, Primo Levi e la pubblicazione di “Se questo è un uomo”, George Orwell e l’inizio della stesura di “1984“,Simone De Beauvoir e  il suo amore per Nelson Algren.

metà del saggio, la storia del padre della stessa autrice, un orfano ungherese che all’età di dieci anni si trova a dover affrontare una scelta decisiva.

«Forse non è l’anno che voglio ricomporre. La ricomposizione riguarda me stessa. Non è il tempo a dover essere tenuto assieme, sono io, io e il dolore frantumato che provo aumenta sempre di più, il dolore per la violenza, la vergogna per la violenza, il dolore per la  vergogna» (1947  Elisabeth Åsbrink traduzione A. Borini)

Il libro è un saggio scritto come un romanzo. Nell’ insieme è poetico e molto documentato.

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