Tiziano Vecellio
Tutta l’opera di Tiziano Vecellio esprime il fascino della Venezia del Rinascimento Cinquecentesco.
Fascino fatto di “regale opulenza e cristalline trasparenze, di fasto solenne e popolare schiettezza, di gioiosa vitalità e di raffinata cultura”.
Tiziano Vecellio nacque a Pieve di Cadore intorno al 1490 e morì a Venezia nel 1576. Fu allievo di grandi maestri della pittura veneta del Rinascimento, quali furono Giovanni Bellini e Giorgione. Egli tuttavia si distacca da questi per un uso diverso del colore che risulta caldo e avvolgente, ricco di riflessi e sfumature.
La tecnica di Tiziano
Tiziano non prepara la tela con il disegno come i suoi contemporanei, ma abbozza con vaste masse di colore. Questo abbozzo costituisce già uno stadio completo dell’opera. Gli strati di colore successivi la precisano e l’ affinano in un lavoro continuo che diventa un processo creativo unico. Si dice che alcuni illustri committenti dell’artista, tra i quali figura Alfonso D’Este, si accontentassero solo degli abbozzi, proprio per osservare questa nuova tecnica.
Vecellio affronta il tema mitologico, ma la descrizione che ne dà è attinente al suo modo di intendere la pittura. Vediamo che le sue figure non sono tratte da sogni o rievocazioni letterarie ma sono allegoriche e balzano evidenti messe in risalto da luci, colori e movimento.
Diana e Atteone
Diana e Atteone è uno dei suoi ultimi lavori. Rispetto ai suoi primi dipinti egli ha applicato i colori con vigorose pennellate che sono di maggiore effetto quando il quadro viene osservato da lontano. Il fogliame degli alberi risulta dipinto ma non descritto nei particolari, quindi serve egregiamente a creare uno sfondo dove le figure si inseriscono in modo molto naturale.
Tra le più famose opere di Tiziano ricordiamo soprattutto: Pala Pesaro e Assunta dei Frari, Venezia; il Concerto Campestre, Parigi, Louvre; I Baccanali, Madrid, Prado; La Venere di Urbino, Firenze, Uffizzi; L’Amor Sacro e Profano, Roma, Galleria Borghese; Ritratto dell’imperatore Carlo V, Madrid, Prado.
Con Tiziano Vecellio sono rappresentati i vertici degli ideali artistici del 500 Veneziano.