Post impressionismo
Il post impressionismo, nella seconda metà dell’ottocento, preparò la strada alle numerose sperimentazioni artistiche del novecento, secolo in cui, grazie anche allo sviluppo dei sistemi di informazione, l’arte perse il carattere regionalistico e si aprì ai più disparati apporti, preparandosi a diventare patrimonio di ogni popolo.
Come iniziarono a svilupparsi le ricerche pittoriche
I fondatori dell’impressionismo e del puntinismo erano ancora attivi, quando cominciarono a svilupparsi in Francia ricerche pittoriche svolte singolarmente da alcuni artisti.
Ma qual’era il fine degli artisti del post impressionismo?
Il fine di questi artisti, Paul Cèzanne, Vincent Van Gogh, Paul Gauguin, Henry De Toulouse-Lautrec, era una rappresentazione più impegnata di quella impressionista e più legata all’espressione di idee e stati di animo, sia personali che generali.
I risultati
I risultati ottenuti da ogni singolo artista nel post impressionismo furono talmente importanti da costituire le basi della nascita e dello sviluppo di alcune delle più importanti correnti artistiche pittoriche della prima metà del Novecento.
Vediamo singolarmente i risultati ottenuti da questi artisti.
1- la sintesi plastico-volumetrica di Cèzanne
Dopo l’esperienza con gli impressionisti, Paul Cézanne cominciò a sviluppare un linguaggio pittorico personale, alla ricerca dell’essenza strutturale e sintetica della realtà, superando così la visione impressionistica basata sulla rappresentazione della mutevole apparenza delle cose.
Per Cézanne, il colore serve a mettere in evidenza il volume delle cose, invece che ad esaltare gli effetti della luce che, nell’impressionismo, dissolve il volume in sensazioni ottiche, più superficiali.
Il carattere durevole del mondo e delle cose, viene così espresso da Cézanne, attraverso una meticolosa ricerca compositiva che sintetizza ed esalta i soggetti trattati. Nel contempo, l’artista individua per la pittura, regole espressive proprie, indipendenti dalle sembianze oggettive della realtà. Inizia così il cammino verso la pittura moderna.
2- l’espressione dei sentimenti di Van Gogh
Inizialmente basata sui colori scuri, dopo i contatti con gli impressionisti e i puntinisti, la pittura di Van Gogh, inizia a trasformarsi. L’artista, staccatosi da queste correnti, matura un’espressività personale in cui colore, materia, gestualità e segno sono portati al massimo della tensione.
I colori sono spesso stesi sulla tela direttamente, mediante la premitura dal tubetto, e poi rimodellati col pennello, a colpi veloci, che lasciano tratti a volte, di colore e spessore diversi.
L’arte di Van Gogh travolge sia l’innovazione scientifica di Seurat che la sintesi fisica di Cézanne, per l’espressione intensa dei propri sentimenti e sensazioni.
3- le irreali atmosfere di Gauguin
Paul Gauguin, compie studi individuali e di gruppo con altri artisti di avanguardia, fra i quali, Van Gogh.
Dopo il trasferimento a Thaiti, in Oceania, realizza le sue opere più significative.
La pittura di Gauguin è costituita da colori puri, spesso stesi in campi piatti e in forte contrasto tra loro. Le forme sono semplificate e la profondità prospettica, appiattita. La composizione diventa armonia di stesure cromatiche accostate con effetto molto decorativo. Così la realtà si trasforma in un magico gioco di atmosfere irreali che esprimono il mondo interiore e la spiritualità dell’artista.
4- la tristezza delle espressioni di Toulouse-Lautrec
A causa della grave menomazione fisica che lo tormenta, Henry de Toulouse-Lautrec, frequenta soprattutto quei luoghi, di Parigi, (caffè, teatri, ritrovi) dove il suo aspetto viene accettato senza problemi. I personaggi di questi ambienti sono i soggetti dei suoi quadri (acquarelli, litografie, pastelli, olii) per i quali oltre alla tela, utilizza un cartone giallastro, che lascia largamente in vista soprattutto negli sfondi. Dei suoi soggetti, Toulouse-Lautrec, studia il movimento della figura e mette in evidenza l’espressione, spesso triste e pensosa.
Altre correnti del dopo impressionismo
Il grande fermento culturale e artistico dell’ottocento, generò profonde riflessioni sull’arte e sulle sue finalità.
Oltre a quelle citate, altre correnti furono: il Simbolismo, il cui concetto-guida è che alla base della creazione artistica non ci sono l’analisi e la riproduzione del mondo reale, ma il mondo intimo e delle idee; il gruppo dei nabis (in ebraico profeti) che si rifà alle opere dei primi simbolisti e alle arti orientali creando un raffinato decorativismo che crea le basi per la nascita dell’ Art nouveau.