Giardinaggio a giugno

Anche a giugno, seguiamo il giardiniere Toby e la giovane Sofia nei  lavori per il giardino. Impareremo divertendoci come prenderci cura delle nostre belle piante.

«Queste Ortensie la scorsa primavera erano blu, me lo ricordo benissimo!» esclama Sofia con aria quasi aggressiva. Come mai quest’anno sono diventate rosa e, in certe piante, quasi rosse? Tobia non perde la sua pazienza e spiega:  «la  colorazione blu è molto difficile da mantenere per le specie coltivate in piena terra.» La natura del terreno, per i fenomeni atmosferici e per altre cause ancora sconosciute anche ai botanici, muta; aumenta o diminuisce la quantità di depositi calcarei e al blu originale subentra il rosa o il rosso. Però c’è un rimedio anche a questo: basta mescolare il terreno, prima che la pianta riprenda a vegetare, con una dose opportuna di solfato di alluminio e il colore rimarrà inalterato.»

«Ci penseremo l’anno prossimo» conclude Sofia e, quasi per consolare l’amico giardiniere, aggiunge: «del resto anche così sono bellissime. Dall’ombra delle Ortensie eccoci ora in pieno sole. Le spighe multicolore dei Dei Delphinium, dei Lupini, delle Digitali, offrono uno spettacolo straordinario e la bambina ne è fiera perché ha sorvegliato con tanto amore la crescita di queste bellissime piante.

Continuiamo il nostro giardinaggio di giugno, facciamo anche una disinfezione preventiva

Le foglie lanceolate dei Gladioli piantati in Marzo hanno già l’altezza di una ventina di centimetri; sarà bene piantare accanto a ciascun germoglio un tutore, legandolo con un filo di rafia, per assicurare la fioritura di una bella spiga diritta e provvedere ad una disinfezione preventiva per evitare la comparsa di quei microscopici parassiti neri che guasterebbero irrimediabilmente la fioritura. 

Le bordure di piccoli Garofani rosa e bianchi esalano un profumo intensissimo e anche i cespugli di Lavanda cominciano a rivestirsi dei loro piccoli fiori. Sofia li raccoglierà, li farà seccare, ripiegherà gli steli legandoli come a formare una verde pannocchia che andrà a portare il suo profumo tenue negli armadi della biancheria. Le Bocche di leone hanno caldi colori di sole e mescolati alla calendule, alle delicate Aquilegie, alle molli Verbene, ai rustici Nasturzi, comporranno, in casa, mazzi vivacissimi e di grande effetto.

In un angolo del prato spiccano, capricciosi come uccelli esotici, gli ultimi Iris giapponesi in una macchia gialla, bianca e viola. Sono i parenti aristocratici degli umili Giaggioli che fioriscono, con grande abbondanza e senza bisogno di cure, nella magra terra attorno a un filare di pioppi. Toby li considera troppo rustici per un bel giardino. Sofia invece li ama proprio per quella loro semplice grazia, ne raccoglie un mazzo enorme che, in un vaso di rame campagnolo, metteranno una nota gentile nel soggiorno di casa.

 

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