Cipro, una grande isola lussureggiante circondata da un mare incantato.
Un’antica leggenda narra che Venere, dea della bellezza e dell’amore nacque dalle acque spumeggianti del mare di Cipro. Non è difficile capire perché gli antichi greci credessero in questa poetica fiaba: l’isola, sfolgorante di luci e di colori, circondata da un mare limpido e azzurrissimo, è veramente un angolo incantato.
Continuamente contesa, l’isola non ha conosciuto pace: dominio Inglese, divisa e dilaniata da fazioni interne e sanguinose guerriglie che hanno turbato l’attività dei suoi centri. Meno turbata è stata la vita patriarcale degli agricoltori, che non ha risentito particolarmente del progresso civile né tantomeno delle agitazioni politiche.
Cipro- popolazione ed economia
I Ciprioti sono circa un milione. Tranne la minoranza turca, la popolazione è greca per origine, lingua e religione. Circa il 13% degli abitanti è dedito all’agricoltura, che costituisce la parte più importante dell’economia locale. Altre ricchezze sono offerte dalle miniere di rame, conosciute già al tempo degli antichi romani. La pastorizia è tuttora la caratteristica più interessante del paese. Un particolare curioso è la grossezza davvero sproporzionata delle code delle pecore di Cipro; il grasso accumulato nella coda è una specie di riserva che viene sfruttata dall’animale nei periodi di carestia. I Ciprioti che abitano in campagna, siano essi contadini o pastori, sono in genere molto poveri e sprovvisti delle moderne attrezzature che potrebbero alleviare la loro fatica. Le famiglie sono molto numerose, per questo tutti i membri vengono presto chiamati a collaborare nel lavoro agricolo. Ogni fattoria è una piccola comunità autosufficiente: si consuma quello che si produce e tutti gli utensili di campagna , gli otri per il vino e anche i vestiti sono fatti in casa.
La tessitura casalinga
La tessitura casalinga è un’arte antichissima a Cipro, tramandata di generazione in generazione, si dedicano anche al paziente e difficile lavoro del ricamo. L’opera delle tessitrici è tutta basata sulla memoria ed esse eseguono complicatissimi disegni senza seguire un modello. Tessuti e ricami vivacemente colorati sono prodotti in tutta l’isola ed in occasione di qualche festa tradizionale si possono ammirare i magnifici e caratteristici costumi nazionali.
La gente di Cipro
La gente di Cipro è squisitamente ospitale. Nelle campagne si aprono le porte al forestiero, mettendolo a proprio agio e offrendogli, al momento della partenza, un grosso pane uscito da uno di quegli immensi forni dove si cuociono le pagnotte forgiandole in forme diverse.
Attrattive dell’isola
Cipro ha tante attrattive dunque, naturali e artistiche, da poter appagare l’occhio più esigente. Infatti gli scavi continuano a fornire testimonianze di civiltà antiche. Nicosia, la capitale, Famagosta e Limassol conservano meravigliose architetture del passato. Ma l’originalità e le caratteristiche ambientali sono date dal contrasto vivissimo fornito dall’incontro delle due civiltà: l’orientale e l’occidentale. Da una parte c’è l’Oriente con le sue tradizioni e i suoi costumi pieni di folclore, dall’altra esistono le innovazioni apportate dagli Europei ed imposte dal governo e dalla civiltà. Ma questi due elementi non sono ancora completamente fusi ed esistono ancora discordie.
Le donne di Cipro, sin dai tempi antichi, si dedicano all’arte della tessitura, del ricamo, della tessitura, del ricamo e alla fabbricazione di cestini. La vivacità delle tinte, dei motivi e degli arabeschi che ornano i piccoli oggetti prodotti dall’artigianato locale, quali i cesti di paglia, rallegra le vetrine dell’isola. Passando per le vie cittadine e dei paesi, il turista è attratto da questi colori brillanti.
Sopra: un disegno della chiesa dedicata ai Santi Barnaba e Ilario. Si nota nella struttura il contrasto tra le due civiltà, l’orientale, nelle cupole e l’occidentale nella massiccia costruzione muraria e nel piccolo campanile.